Rodrigo di Cordova - Studi, musica e cultura

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Rodrigo di Cordova

STORIA ALTERNATIVA 1
LA STORIA ALTERNATIVA*:
RODRIGO DI CORDOVA (... -837)
Due parole sull'Islamismo



Premessa: Maometto  e l'Islamismo
 
- Maometto, il fidato, Il primo grande fatto d'arme è costituito dalla Battaglia di Badr, dove M guida i suoi seguaci, cacciati da La Mecca e i nuovi convertiti di Medina alla vittoria sull'esercito de La Mecca nonostante l'inferiorità numerica. La vittoria è attribuita da M, alla volontà divina. (624)
- Seguì la disfatta sotto il monte Uḥud, alla quale Maometto sopravvisse solo perché, colpito da una pietra in pieno viso, cadde privo di sensi e venne creduto già morto dagli avversari.

- Infine, la vittoria dei musulmani nella Battaglia del Fossato in seguito alla quale furono decapitati tra i 700 e i 900 uomini ebrei della tribù e le loro donne e i loro bambini furono venduti come schiavi. Maometto stesso approvò la decisione di massacrare tutti i maschi della tribù e di ridurre in schiavitù le donne e i bambini, e partecipò attivamente allo sgozzamento dei prigionieri, perché si erano macchiati di tradimento. Maometto spesso ordinava, per finanziare la futura conquista di La Mecca, razzie di carovane. Nel 630 Maometto era ormai abbastanza forte per marciare sulla Mecca e conquistarla. Tornò peraltro a vivere a Medina da dove con molteplici azioni militari aveva assoggettato tutta la parte occidentale dell'Arabia Saudita. Nel 632 Maometto moriva lasciando nove vedove, sedici concubine e nessun discendente.
- Nell'VIII secolo gli arabi, avevano conquistato già l'Africa Settentrionale e la Penisola Iberica, vennero fermati a Poiters, 732. Allora rivolsero la loro attenzione all'Italia.
- Il controllo islamico sulla Sicilia durò dal 965 fino al 1061; a Bari si ebbe un emirato che durò venticinque anni; di lì le intenzioni erano quelle di spingersi fino a Roma. Le incursioni però, per pirateria, sono continuate fino al XVI secolo per opera dei Turchi con saccheggi e rapimenti. Dall'VIII all'XI secolo navi corsare saracene batterono regolarmente tutto il Mar Tirreno. Per tutto questo periodo colpirono con scorrerie e di incursioni le coste della Sardegna e della Corsica, ma non riuscirono a conquistarle, grazie alla resistenza degli abitanti e agli interventi pisani e genovesi. Non furono risparmiati il Lazio, l'Umbria e le Marche.  Nel X secolo i Saraceni arrivarono in Provenza, in Liguria e in Piemonte, fino nel Monferrato e a Cuneo.
- Ad esempio nell'876 a seguito con un'opera di saccheggio, gli Arabi iniziarono a devastare i territori romani. Papa Giovanni VIII armò allora nel frattempo una flotta che nella battaglia del Circeo prese 18 navi nemiche e liberò più di 500 cristiani che erano stati fatti schiavi.
- I cristiani che sopravvissero alla guerra d'invasione avevano dei gravi obblighi come il contrassegnare con appositi simboli i propri abiti e le proprie case e pagare tasse più alte rispetto ai musulmani; non era concesso di occupare ruoli sociali che implicassero potere sui musulmani o possedere case più alte delle loro; sul piano religioso non era concesso edificare nuove chiese, suonare le campane ed effettuare processioni, nonché leggere la Bibbia dove si poteva essere uditi da musulmani... sul piano delle libertà sociali, all'uomo cristiano non era consentito sposare una musulmana, mentre un uomo di fede islamica poteva liberamente sposare una cristiana.
- L'idea della crociata ebbe origine dall'appello dell'imperatore bizantino Alessio I che si rivolse all'occidente affinché lo potessero aiutare a respingere gli invasori turchi Selgiuchidi che avanzavano in Anatolia. Come risposta, Urbano II convocò il Concilio di Clermont e, il 25 novembre, dichiarò ufficialmente la crociata. Un obiettivo aggiuntivo divenne in seguito l'obiettivo principale della spedizione: la riconquista cristiana della città sacra di Gerusalemme la liberazione dei cristiani orientali dal dominio musulmano.
 
E ORA... RODRIGO DI CORDOVA (... - 837)


- Nei primi secoli della dominazione mussulmana della Penisola Iberica visse e morì martire San Rodrigo, accanto a molti altri cristiani intransigenti nella loro fede.

- L'avvento dei Mussulmani segnò in Spagna, una dolorosa divisione tra popolazione cristiana e maomettana; una divisione che spesso s’insinuava fin nell'interno delle famiglie, dando luogo a situazioni incresciose.

- Nella famiglia di Rodrigo, per esempio, un fratello era acceso mussulmano; un altro, fervente cristiano. Rodrigo stesso, poi, era stato ordinato sacerdote cristiano. La convivenza, perciò, non era facile, e un giorno, in occasione di un alterco più violento del solito tra i due fratelli, Rodrigo s'interpose come paciere, finendo per buscarne dall'uno e dall'altro. Ridotto privo di sensi, il fratello mussulmano lo caricò su una barella e, portandolo in giro per le strade di Cordova, proclamò a gran voce che il fratello, già sacerdote cristiano, si era finalmente convertito alla fede del Profeta.

- Ignaro di tutto ciò, quando si fu rimesso in sesto, Rodrigo riprese a esercitare il sacerdozio, e quando scoppiò una delle periodiche persecuzioni contro i cristiani, fu presto arrestato, non tanto perché cristiano, quanto come rinnegato. Se era vera, infatti, come il fratello aveva proclamato, la sua conversione al Corano, il ritorno all'antica fede appariva come un vero e proprio tradimento, salvo che Rodrigo non si piegasse a rinnegare pubblicamente, davanti giudice arabo, la religione cristiana.

- E poiché Rodrigo non volle piegarsi, fu condannato al carcere e fu decapitato nell' 837.


*La Parola di Dio non si risolve in astrattismi fideistici inconcludenti; né nella vaghezza dell'approssimazione; e neppure nelle lotte ecclesiali che ripetono le divisioni del Secolo; e neanche nell'arte, per quanto alto possa esserne il livello, perché la Parola ha una valenza morale, non estetica. La Parola non è soggetta alla moda, né al senso comune, neppure ai piaceri psicologici o intelletivi, o della carne; non ha bisogno di un palcoscenico, né della politica, né dei sindacati, dei dei ricchi e neppure dei poveri... La Parola semplicemente "E'" e non può non essere: tocca all'uomo conoscerla, innanzi tutto, poi decidere se seguirla o ignorarla. Sì perché la Bibbia ci insegna a vivere, non solo per una promessa escatologica di un paradiso lontano, ma già in questa dimensione che è il nostro quotidiano, se vivere in un inferno o cominciare a provare la gioia e la serenità di cui essa solo è garante.
 
 
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