Isidoro di Siviglia e Gaetano Catanoso - Studi, musica e cultura

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Isidoro di Siviglia e Gaetano Catanoso

STORIA ALTERNATIVA 2
LA STORIA ALTERNATIVA*:
ISIDORO DI SIVIGLIA (560-636)
GAETANO CATANOSO (1879-1963)
LA SCIENZA E LA SAPIENZA VOLUTAMENTE DIMENTICATE




- Nacque a Cartagena, da illustre famiglia, imparentata con la casa regnante. Se i suoi genitori erano ragguardevoli per nobiltà, maggiormente lo erano per le loro virtù. Ebbero da Dio quattro figli, e tutti quattro sono santi.
            - Isidoro imparò la lingua greca, ebraica e latina e si specializzò nel diritto. Fu eletto alla cattedra episcopale di Siviglia.
            - Si adoperò con tutte le forze per ristabilire la disciplina nella Chiesa di Spagna e fu l'anima dei concilii che si tennero in quel tempo, ad alcuni dei quali presiedette egli stesso.
           
 - In mezzo a tante fatiche del ministero, non trascurò mai le pratiche di pietà e l'esercizio della vita interiore; con la preghiera, la meditazione e la penitenza.
            - Le infermità e la vecchiaia non diminuirono lo zelo e il fervore di S. Isidoro.
            - Ardente promotore delle istituzioni monastiche nella Spagna. costruì monasteri ed edificò collegi dove educò moltissimi discepoli.
Scrisse molto.
Opere storiche
Scrisse una storia universale, i Chronicon (sive Chronica maiora) e la Historia de regibus Gothorum, Wandalorum et Suevorum.
Opere di esegesi
Questiones in Vetus Testamentum e Allegoriae quaedam Sacrae Scripturae, una spiegazione in chiave allegorica degli episodi delle Sacre Sctitture.
Opere di grammatica
Si occupò di grammatica con il Synonymorum e il Differentiae.
Opere enciclopediche
La sua opera principale resta Le Etymologiae, una grande enciclopedia in cui la materia è ordinata secondo i vocaboli a partire dalla loro etimologia, da alcuni intitolata anche Origines, così suddivisa:
         lib. I: grammatica;
         II: retorica e dialettica;
         III: aritmetica, geometria, musica, astronomia[6];
        IV: medicina;
         V: le leggi e la storia
         VI: libri e uffici ecclesiastici;
         VII: teologia;
         VIII: la Chiesa e le sètte;·         IX: le lingue, i popoli, i regni, le parentele;
         X: indice di parole rare;
    XI: l'uomo e i mostri;
    XII: gli animali;
    XIII: il mondo e le sue parti;
    XIV: la terra e le sue parti;
    XV: edifici, campi e strade;
    XVI: pietre e metalli;
    XVII: agricoltura;
    XVIII: la guerra e i giochi;
    XIX: navi, costruzioni, costumi...
    XX: legni, utensili...
Altre opere:
De ortu et obitu Patrum qui in Scriptura laudibus efferuntur, brevi biografie di personaggi biblici;
In libros Veteris et Novi Testamenti prooemia;
De Veteri et Novo Testamento quaestiones;
Liber numerorum qui in sanctis scripturis occurrunt;
Mysticorum expositiones sacramentorum seu quaestiones in Vetus Testamentum;
De fide catholica ac Veteri et Novo Testamento contra Iudaeos;
Sententiarum libri tres (o De summo bono), manuale di dottrina e di pratica cristiana;
De ecclesiasticis officiis, utilissimo per le descrizioni delle funzioni ecclesiastiche nella Chiesa gotica del VII secolo;
Synonyma, de lamentatione animae peccatricis, guida spirituale, una delle opere più interessanti di Isidoro;
De ordine creaturarum; De natura rerum;
De viris illustribus;
Regula monachorum; alcune Epistolae.
MUSICA - ETIMOLOGIA -ASTRONOMIA
 
 
 
            Gaetano Catanoso già a  quindici anni, seminarista, s’improvvisò predicatore attirando l’attenzione degli ascoltatori; presagio della sua futura missione sacerdotale.
            - Parroco a Pentidattilo, piccolo paese montano dell’Aspromonte sul versante ionico, isolato e poverissimo, condivise con i suoi fedeli una vita fatta di stenti e privazioni, sperimentando ogni giorno il peso del sottosviluppo che favoriva l’inerzia, l’emigrazione, la rassegnazione.

            Pur essendo costretto ad essere pastore di una piccola località sui monti, ebbe la volontà di conoscere, divenire amico, condividere le opere sociali e assistenziali, di due futuri beati: Luigi Orione e Annibale Maria Di Francia. Promosse pure la devozione al “Volto Santo” di cui condusse a termine la costruzione di un santuario realizzato alla fine della sua vita.

            - Parroco in altre comunità, continuò la sua duplice opera spirituale e sociale: devozione eucaristica e mariana, istruzione catechistica, crociata contro la bestemmia, missioni per il popolo.

            - Fondò la Congregazione delle “Suore Veroniche del Volto Santo”, con lo scopo specifico di erigere asili e scuole di formazione catechistica nei posti più sperduti, lontani e disagiati. Alle suore ripeteva spesso: Voi dovete andare nei centri più abbandonati, là dove altre Congregazioni rifiutano di andare; il vostro posto è quello di raccogliere le spighe sfuggite ai mietitori.

            - Sessantenne, si dedicò con grande abnegazione alle confessioni, diventando di fatto “il confessore della Chiesa reggina”, e direttore spirituale di vari Istituti religiosi.
 
DALLE STELLE ALLE STALLE ?
DALLE STELLE ALLE STELLE

 
1Corinzi 12, 5-11
 
Vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore;  vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.  E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune:  a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza;  a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito;  a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole.

*La Parola di Dio non si risolve in astrattismi fideistici inconcludenti; né nella vaghezza dell'approssimazione; e neppure nelle lotte ecclesiali che ripetono le divisioni del Secolo; e neanche nell'arte, per quanto alto possa esserne il livello, perché la Parola ha una valenza morale, non estetica. La Parola non è soggetta alla moda, né al senso comune, neppure ai piaceri psicologici o intelletivi, o della carne; non ha bisogno di un palcoscenico, né della politica, né dei sindacati, dei dei ricchi e neppure dei poveri... La Parola semplicemente "E'" e non può non essere: tocca all'uomo conoscerla, innanzi tutto, poi decidere se seguirla o ignorarla. Sì perché la Bibbia ci insegna a vivere, non solo per una promessa escatologica di un paradiso lontano, ma già in questa dimensione che è il nostro quotidiano, se vivere in un inferno o cominciare a provare la gioia e la serenità di cui essa solo è garante.

 
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