Felicita e Perpetua - Studi, musica e cultura

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Felicita e Perpetua

STORIA ALTERNATIVA 1
LA STORIA ALTERNATIVA*:
SANTE FELICITA E PERPETUA (III SECOLO)
La coerenza cristiana



- Cartagine 203, con i loro compagni Saturo, Revocato, Saturnino e Secondino furono messe a morte sotto le persecuzioni di Settimio Severo.
- La storia ci è testimoniata dalla Passio Felicitatis et Parpetuae, scritta da diversi autori, tra cui la stessa Perpetua, nobildonna romana, che racconta della sua prigionia assieme alla sua serva, in attesa di un figlio e dei suoi servi. L'ultima parte è stilata molto probabilmente da Tertulliano che fu presente al martirio per opera delle bestie feroci. Gli scritti, uno in latino, l'altro in greco, furono scoperti nel 1600/1800.
- Tuttavia la venerazione per la Passio, fu così importante per le comunità cristiane dei primi secoli che Agostino ebbe a raccomandarsi di non considerare l'opera alla stregua degli scritti biblici.
 

«Sia il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno» (Mt 5,37).
«Non vogliate essere partecipi di questa follia (Nolite huius dementiae esse participes)». Non è strano che i cristiani siano presi per matti, è strano che non lo siano. Chi è, infatti, un cristiano? Uno che crede che un tale vissuto duemila anni fa è ancora vivo e sostiene di incontrarlo …
- Passati i secoli in cui essa era diventata, almeno superficialmente, il modo normale di pensare, il mondo è tornato a proclamare, con sempre più sfrontata durezza, la dementia dei cristiani (tranne di quelli “ragionevoli”...)
- Per vivere, da matti, in un mondo così, bisogna avere ragione. Cioè bisogna avere molto chiare le ragioni della propria “follia”. Come le avevano i martiri Scilitani.

1Corinzi 1,23
...noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani.
 
1Corinzi 3:19
...perché la sapienza di questo mondo è pazzia davanti a Dio.

ATTENZIONE!
L'esempio di Felicita e Perpetua può essere esorcizzato dai soliti nichilisti e allora...
- Secondo alcuni studiosi, Perpetua e Felicita non sarebbero mai esistite, ma farebbero parte di un numeroso gruppo di personaggi "costruiti" su preesistenti festività pagane allo scopo di trasferirne il culto verso la nuova religione cristiana. 

*La Parola di Dio non si risolve in astrattismi fideistici inconcludenti; né nella vaghezza dell'approssimazione; e neppure nelle lotte ecclesiali che ripetono le divisioni del Secolo; e neanche nell'arte, per quanto alto possa esserne il livello, perché la Parola ha una valenza morale, non estetica. La Parola non è soggetta alla moda, né al senso comune, neppure ai piaceri psicologici o intelletivi, o della carne; non ha bisogno di un palcoscenico, né della politica, né dei sindacati, dei dei ricchi e neppure dei poveri... La Parola semplicemente "E'" e non può non essere: tocca all'uomo conoscerla, innanzi tutto, poi decidere se seguirla o ignorarla. Sì perché la Bibbia ci insegna a vivere, non solo per una promessa escatologica di un paradiso lontano, ma già in questa dimensione che è il nostro quotidiano, se vivere in un inferno o cominciare a provare la gioia e la serenità di cui essa solo è garante.
 
 
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