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Paolo Miki e compagni

STORIA ALTERNATIVA 1
LA STORIA ALTERNATIVA*: SAN PAOLO MIKI E COMPAGNI (1556-1596)
ESSERE OGGI CRISTIANI NON COMPORTA VERAMENTE NULLA DI ECCEZIONALE?


IL SANTO

Nasce a Kioto 1556. Primo religioso cattolico giapponese Gesuita. I Gesuiti erano arrivati in Giappone nel 1546 sotto la guida di san Francesco Saverio.
Predica attraverso tutto il Giappone con la parola e con l'esempio: grande seguito e conversioni
Dopo un’accoglienza tollerante delle autorità locali verso il
 cristianesimo, l'atteggiamento cambia e inizia la persecuzione.
Nel 1596 Paolo Miki è arrestato e con venticinque compagni è messo a morte e crocifisso.
Due Note di appendice:
1) L'ostilità delle autorità giapponesi fu determinata anche dal dissidio dei cristiani delle varie confessioni e l'atteggiamento arrogante della componente spagnola.
2) Nell’anno 1846, a Verona, un seminarista quindicenne legge il racconto di questo supplizio e ne riceve la prima forte spinta alla vita missionaria: è Daniele Comboni, futuro apostolo della “Nigrizia”, alla quale dedicherà vita e morte, tre secoli dopo san Paolo Miki.           


LA  PAROLA  DI  DIO 

Matteo 11,29-30Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo, infatti, è dolce e il mio carico leggero». 

Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
(Gv.1,7-10)
 
Matteo 4, 8
 Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai». 

1Giovanni 5,19

Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo giace sotto il potere del maligno.

(...quel mal voler che pur mal chiede con lo ‘ntelletto)

Efesini 6,12

La nostra battaglia, infatti, non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti..

Giovanni 17,14

Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

1Corinzi 2,12

Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato.

Luca 21,12

Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome.

Matteo 5,11

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

2Corinzi 7,10

perché la tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la tristezza del mondo produce la morte.

Giacomo 4,4

Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.

1Giovanni 2,15

Non amate né il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui.

1Giovanni 4,5

Costoro sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta.

Colossesi 2,20

Se pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo.

Marco 7,14-23 
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene:  non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo»... «Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo.  Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi,  adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.  Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo».
1 Corinzi 6, 9-10
 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
2Corinzi 6,14
Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto, infatti, ci può essere tra la giustizia e l'iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre?

Matteo 5,20

Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Malachia 3,5

Io mi accosterò a voi per il giudizio e sarò un testimone pronto contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro gli spergiuri, contro chi froda il salario all'operaio, contro gli oppressori della vedova e dell'orfano e contro chi fa torto al forestiero. Costoro non mi temono, dice il Signore degli eserciti.

*La Parola di Dio non si risolve in astrattismi fideistici inconcludenti; né nella vaghezza dell'approssimazione; e neppure nelle lotte ecclesiali che ripetono le divisioni del Secolo; e neanche nell'arte, per quanto alto possa esserne il livello, perché la Parola ha una valenza morale, non estetica. La Parola non è soggetta alla moda, né al senso comune, neppure ai piaceri psicologici o intelletivi, o della carne; non ha bisogno di un palcoscenico, né della politica, né dei sindacati, dei dei ricchi e neppure dei poveri... La Parola semplicemente "è" e non può non essere: tocca all'uomo conoscerla, innanzi tutto, poi decidere se seguirla o ignorarla. Sì perché la Bibbia ci insegna a vivere, non solo per una promessa escatologica di un paradiso lontano, ma già in questa dimensione che è il nostro quotidiano, se vivere in un inferno o cominciare a provare la gioia e la serenità di cui essa solo è garante.
 
 
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